Parte male la stagione 2014-2015 degli O’s, una debacle frutto più della sfortuna che di ciò ce il campo di battaglia abbia dimostrato. 90 minuti di passione e perchè no anche di buone giocate, ma si sa la “Dea Eupalla” è folle quanto stupenda, e da sempre un tocco di interesse anche in quegli incontri che forse di interessante avrebbero poco.
In campo al Brisbane Road il Chesterfield, compagine neopromossa che promette una salvezza molto tranquilla; dall’altra parte, ovviamente, l’Orient che sulla carta dovrebbe ammazzare il campionato. I pronostici erano tutti per i locali, ma i nuovi arrivati in League One hanno sovvertito i pronostici.
Mr. Slade ha mandato in campo Adam Ledzgins tra i pali, Lowry a sinistra, Omozusi a destra Baudry e Clarke al centro. Sulle corsie del centrocampo Dean Cox a sinistra e la nuova leva Pritchard a destra, in mezzo Vincelot e James, in avanti David Mooney e Kevin Lisbie.
Paul Cook schiera i suoi con un 4-5-1, tra i pali Lee, a difendere il fortino Darikwa, capitan Evatt, Cooper e Jones. A metà campo Boco, Ryan, Humphreys, Morsy e Roberts, unica punta Doyle.
Inizia il match e gli intenti delle due squadre sono palesi, l’Orient costruisce e gli ospiti ripartono, proprio una ripartenza di Roberts largo a destra permette al Chesterfield di portarsi in vantaggio al settimo minuto con Boco. Il cross di Roberts sorprende prima Lowry poi l’intera difesa O’s, la conclusione dell’ala mancina è imprendibile per Legzdins che può solo raccogliere la palla in fondo al sacco.
Il match continua senza lesinare emozioni, gli O’s non si perdono d’animo e Mooney al quarto d’ora sfiora il pari eludendo la difesa avversaria, ma facendosi recuperare da Evatt che “alla disperata” devia in out una palla insidiosissima. Un istante più tardi è Doyle a rendersi pericoloso, ma Legzdins è lesto nel chiudergli lo specchio. Al 20′ vince il premio “stupidità 2014” Roberts, l’esterno simula come se su un balcone dei palazzi adiacenti al campo di gioco ci fosse stato un cecchino.
D’ora in poi solo Orient, un’epifania di tecnica e giocate corali portano i 5498 presenti al Matchroom Stadium a saltare più volte dai seggiolini, strozzando ogni volta l’urlo di gioia.
Prima è Cox a servire Mooney dalla distanza, poi Lisbie che manca il tap-in vincente, poco più tardi Pritchard che di destro al volo manca lo specchio d’un soffio, ancora Lisbie, stavolta l’aggancio è buono, ma la mira no. Al 37′ manca un rigore solare ai nostri, è un ispiratissimo Pritchard che entrando in area viene placcato da Cooper, per l’uomo in nero è tutto ok, per chi era sul terreno di gioco no. Allo scadere della prima frazione è Clarke ad imbastire con un cross che pare troppo lungo, ma Baudry recupera deviando di testa, Lee smanaccia e ci mette una pezza, ma la sfera è ancora viva e SuperK ce l’ha tra i piedi, ma anche stavolta manca di cattiveria calciando una “mozzarella” addosso all’estremo difensore.
Dopo un quarto d’ora di riposo si torna in campo, ma nessuno dei due manager opta per delle variazioni all’undici iniziale. Non cambiano i protagonisti, non cambia il copione ed infatti al 53′ è Vincelot che dalla destra serve Lisbie, la punta anglojamaicana trova in fondo ad un corridoio orizzontale Lowry che di gran carriera libera un destro terrificante, purtroppo esce di poco e Lee è ancora salvo. Al decimo dalla ripresa Clarke sbaglia il disimpegno servendo Doyle già solo davanti al portiere, Legzdins decide di presentarsi ai suoi nuovi tifosi sfoderando una paratona da manuale del calcio. Dopo un’ora di gioco Lisbie e Pritchard lasciano il posto a Jay Simpson e Jobi McAnuff. 7 minuti più tardi è proprio Simpson a salutare gli astanti con una giocata al limite dell’illegalità calcistica, stoppa si gira e tira, quasi un “pick and roll” cestistico, la conclusione viene deviata e finisce out. Al 71′ Henderson entra ed esce lo sfinito David Mooney. Passano 10 minuti e, purtroppo, il Chesterfield trova il 2-0 con Doyle che elude tutta la linea difensiva degli O’s, ed a tu per tu con il portiere sfodera uno “scavetto” che mette Legzdins fuori causa. 2-0 Chesterfield.
Passano 3 minuti e finalmente arriva il gol dell’Orient, il gol è di Henderson, ma il merito è anche di Dean Cox, il folletto calcia l’ennesima pregevole punizione in porta, ma Lee è in stato di grazia, sulla respinta, però, piomba l’ultimo entrato in campo che senza batter ciglio trova libero l’angolo alla sue destra ed insacca! 2-1! Nei 7 minuti regolamentari il Chesterfield difende con le unghie e con i denti, gli O’s ci provano, ma l’unica occasione arriva al 4′ di recupero con la premiata ditta “Cox-Henderson” in un’azione simile a quella del 2-1, Henderson di testa però manca di un niente e finisce 2-1!
Un match da dimenticare per gli O’s che possono recriminare molto alla sfortuna, il Maestro Gianni Brera diceva che Eupalla dà e toglie, se così fosse allora prepariamoci a vedere gol fortunosi per un anno intero.
A presto sulla pagina Leyton Orient Italia
-depa-