Archivi tag: Clarke

Give me five (out five) ! Orient imbattuto

Per la quinta giornata di Sky Bet League Two arriva al Brisbane Road, riempito da 5777 spettatori, il Bristol Rovers del trentasettenne Darrell Clarke che ha raccolto 9 punti nelle prime 4 partite issandosi in zona playoff.

LE FORMAZIONI: Hendon conferma interpreti e modulo, dunque 4-3-1-2 con Cisak tra i pali, dietro pendolino Clohessy, Capitan Baudry, Essam e Shaw; davanti alla difesa James con Moore e Prithard mezzo destro e sinistro, Cox dietro le punte McCallum e Simpson.
Darrell Clarke opta invece per un attento 5-3-2 con Chapman tra i pali, dietro da destra a sinistra, Lyttle, Clarke, Lockyer, Parker, Brown; Clarke, Sinclair, Lines (C); Harrison, Easter

LA PARTITA: L’inizio del match vede un sostanziale equilibrio tra le due squadre, brave a tenere il campo, ma il primo squillo è dei padroni di casa, al minuto 6, con McCallum bravo a svincolarsi dalla marcatura e liberare il destro, deviato sopra la traversa da Chapman. I “Pirates” rispondo tre minuti dopo con Harrison che, da fuori area, ci prova con una rasoiata su cui Cisak si dimostra attento. Il match non è molto intenso e, fino all’episodio della svolta, si segnala solo una bella idea di Moore per McCallum impreciso nella deviazione; al ventiduesimo arriva il plot twist. McCallum viene nettamente affossato in area da Clarke, Drysdale non ha dubbi e indica il dischetto. Si presenta James alla battuta e, IanHendonOksenza problemi, spiazza Chapman insaccando alla destra l’uno a zero. L’Orient, guadagnato il vantaggio, congela la partita e fino al quarantunesimo non succede assolutamente nulla. A quattro dalla fine della prima frazione si accende Cox, il “folletto dell’arcobaleno” agisce in posizione di esterno sinistro, si beve Lyttle, prende d’infilata Clarke e penetra in area vicino alla linea di fondo, scarica all’indietro per Simpson che, un attimo prima della conclusione, viene anticipato da Lockyer che salva tutto. La partita riprende quota e al quarantacinquesimo Cisak regala un brivido; il portiere esce sull’angolo ma sbaglia l’impatto col pugno e la lascia li, ci prova Lockyer ma James è al posto giusto e stoppa il tiro salvando il risultato. Metabolizzato lo spavento, l’Orient riprende il piglio della grande squadra, attiva la modalità Orientlona, e nel secondo dei due di recupero accordati, fa due a zero. Simpson riceve da James al limite, ottimo movimento ad accentrarsi dell’attaccante scuola Arsenal che tiene a bada il difensore prima di sparare un rasoterra imprendibile per Chapman. Drysdale fischia la fine e le si va al riposo col doppio vantaggio. Riprende la partita e il Rovers è ancora scosso dal goal allo scadere; l’Orient fiuta la situazione e attacca tambureggiante. Al quarantasette Clohessy mette dentro un cross pericolosissimo che getta nel panico il pacchetto difensivo ospite, nessuno interviene correttamente e si innesca un batti e ribatti che sfocia in in clamoroso quasi autogoal. Passano quattro minuti e l’Orient si rende ancora pericoloso con Simpson che va nello spazio, James lo serve sulla corsa, l’attaccante controlla e calcia bene ma con mira appena imprecisa. Al cinquantasettesimo è ancora Clohessy a creare pericoli alla retroguardia ospite con un cross molto ben realizzato su cui la difesa è schierata in maniera imbarazzante e consente aSimpsonBristolRovers McCallum di calciare ma l’attaccante è imperfetto e regala una facile parata a Chapman. I ragazzi di Clarke abbozzano una reazione e Cisak è chiamato a salvare due volte, a strettissimo giro di posta, su Harrison ed Easter, innescati molto bene da Sinclair e Clarke. Sessantuno minuti sul cronometro e Cox prova a candidarsi per il goal della settimana: il pallone scende verso di lui, il ragazzo di Cuckfield si coordina e calcia al volo, il tiro è ottimo, pare
destinato ad infilarsi sotto la traversa
ma Chapman non è d’accordo e blocca la sfera. Passano altri tre minuti e ci prova Pritchard che porta palla, arriva ai venti metri e ci prova con un bel destro su cui, ancora una volta, Chapman è attento e para. I “Gas” al settantesimo mettono fuori la testa con una palla inattiva; Lines calcia un piazzato dal centrosinistra, Parker fa un terzo tempo degno del
suo celebre omonimo dell’NBA, stacca alla grande e devia di testa con Cisak immobile che può solo guardare la palla fare la barba al palo
. I ragazzi di Hendon rispondono subito e sugli sviluppi di un angolo battuto da Cox, Essam stacca solissimo ma manda, incredibilmente, a lato. Il match va spegnendosi, il ritmo cala col Bristol che tiene il possesso sterilmente nel vano tentativo di riaprire la partita, la quale regala l’ultimo sussulto all’ottantanovesimo quando, sull’ultimo corner, da due passi devia Harrison, che sta già esultando quando Cisak sfodera un riflesso antologico, ci mette la manona e devia la palla poi liberata da Baudry.

L’Orient vince e convince ancora, dimostra di avere le idee chiare e di saperle tradurre in qualcosa di concreto. Ottimo fino ad ora il lavoro di Hendon che fa giocare i ragazzi palla a terra e vuole che il pallino del gioco sia sempre nostro.
Arriva la quinta vittoria in cinque giornate, tredici goal fatti e solo tre subiti. C’è tutto per fare bene, ora bisogna continuare su questa strada ! UP THE O’S !

Mercato Orient: acquisti, cessioni e prospettive

In questi mesi senza il nostro amato Orient in campo abbiamo seguito, dandone puntuali aggiornamento sui nostri canali social, il mercato dell’Orient e le modifiche societarie apportate dalla proprietà all’organigramma societario. A meno di una settimana dall’inizio della nuova stagione facciamo il punto di acquisti e cessioni delineando anche gli scenari possibili in questa fase finale del mercato.
Come ricorderete, la prima mossa di questa offseason che ci vedeva tornare in League Two è stato il divorzio da Fabio Liverani, sostituito da Ian Hendon, ex giocatore dell’Orient (scuola tottenham, ha infatti militato in biancorosso dal 1992 al 1997 giocando oltre 150 partite) che ha reintegrato Kevin Nugent come assistente allenatore e ha arruolato Andy Hessenthaler, suo fedelissimo, come suo vice. Becchetti ha invece puntato su Steve Dixon come nuovo Direttore Commerciale; quello di Dixon è un ritorno dato che aveva già ricoperto il ruolo dal 2004 al 2006.

ACQUISTI: Sono nove i giocatori arrivati all’Orient per aiutare il Club a tornare subito in League One. Importantissimo sottolineare come, a fronte di alcune dolorose partenze, il Club sia riuscito a trattenere, su tutti, Dean Cox, ragazzo che, OrientKit2015-2016oltre ad essere un giocatore almeno da Championship, si è dimostrato un grande uomo e ha scelto di sposare la nostra causa. Oltre a “Deano”, sono rimasti con noi anche Lloyd James e Mathieu Baudry, ormai di casa al Brisbane Road, costituendo il Trumvirato che dovrà governare un gruppo nuovo e giovane ma di grande prospettiva. Andiamo a scoprire i nuovi O’s.
Alex Cisak (Cracovia, Polonia, 19/05/1989) lasciato libero da Burnley, anche grazie ai buoni uffici di Hendon con Dyche, ha scelto l’Orient dove ha giocato, con ottimi risultati, sul finire della scorsa stagione. Per una squadra orfana di Jones prima e di Jakupovic poi, è finalmente tornata l’epoca di avere una grande certezza tra i pali.
Sean Clohessey (Croydon, 12/12/1986). Terzino di scuola Arsenal, vanta anche un’esperienza in Scottish Premiership col Kilmarnock. L’anno scorso giocava nel Colchester, di cui era anche vice-capitano. Sembrava essere ormai una colonna degli “U’s“, ma un litigio con mister Humes ha portato alla risoluzione del contratto e ora riparte dall’Orient. Giocatore sicuramente di categoria superiore.
Frazer Shaw (Londra, 23/12/1994). Giovanissimo terzino di scuola West Ham, cerca la consacrazione. Dopo essere uscito dall’accademia degli “Hammers”, ha giocato con Billericay e Dulwich Hamlet, guadagnandosi anche la convocazione di Mister Paul Fairclough nell’Inghilterra C (la selezione inglese di giocatori di Non-League). Ora cerca la consacrazione col nuovo corso O’s.
Connor Essam (Sheerness, 09/07/1992) difensore centrale scuola Gillingham, ha già giocato sia in League One che in League Two. Arriva dal Dover ed è atteso al salto di qualità.
Alan Dunne (Dublino, Irlanda, 23/08/1982) terzino destro formatosi nel Millewall, la cui maglia è stata l’unica che ha vestito per quindici anni, di cui è stato capitano in mille battaglie al The Dan e negli altri stati inglesi. Con la maglia dei “Lions” ha giocato 377 partite segnando 20 goal. Acquisto di grandissimo spessore, presidierà la fascia che nelle ultime due stagioni è stata di Cuthbert.
Ollie Palmer (Londra, 21/01/1992) punta di grande presenza fisica, non ha la prestigiosa formazione di altri compagni, ma è un ragazzo che ha sempre lavorato duro. Cresciuto nel Woking, ha giocato con Grimsby e Mansfield, società da cui proviene. Il ragazzo ha molta esperienza nella categoria avendo giocato più di 50 partite ed è alla prima grande occasione della sua carriera. Speriamo prenda questo treno.
Paul McCallum (Londra, 28/07/1993) punta che abbina tecnica e fisicità, prodotto del vivaio West Ham è stato la delizia di questa pre-season con 6 goal di cui uno, l’ultimo segnato al Southend, davvero straordinario (grandissima conclusione dai 25 metri). Il ragazzo ha giocato la Premier Under21 con gli “Hammers” e la Scottish Premiership con gli Heart of Midlothian; la maggior parte della sua carriera si è però articolata in League Two con Wimbledon, Aldeshot, Torquay e Portsmouth per un totale di 30 apparizioni e 10 goal. Anche per lui è la prima grande occasione, e fino a ora pare più che all’altezza.
Sammy Moore (Deal, 07/09/1987) centrocampista polivalente in grado di giocare mediano, centrale e trequartista, si è formato nelle giovanili del Chelsea e consacrato nel Wimbledon. Con i “Dons” ha giocato più di 150 partite e nella stagione 2012/2013 è stato eletto dai tifosi Giocatore dell’Anno. Giocatore ormai espertissimo della categoria ma con ancora margine, può davvero essere il valore aggiunto della mediana.
Blair Turgott (Londra, 21/05/1994) ala cresciuta nelle giovanili del West Ham, ha già assaggiato la League One e la League Two. L’anno scorso era al Coventry, ma vanta anche una presenza nel West Ham. Ha giocato per l’Under16,167,18 e 19 dell’Inghilterra ed è da sempre considerato un ottimo prospetto. Ha tutti i crismi per essere, nel futuro, un giocatore da Championship e ha scelto l’Orient per imprimereOrientNumbers una decisa e decisiva impennata alla propria carriera.
Sono invece stati promossi dall’Under21 alla prima squadra dell’Orient dopo la grande stagione fatta lo scorso anno Harry Lee, Sean Kashket e Sandro Semedo. Speriamo possano scrivere pagina importanti della storia del nostro amato Club.

CESSIONI: ben 19 sono i giocatori che hanno lasciato l’Orient. Le perdite più dolorose sono sicuramente quelle di David Mooney, Kevin Lisbie, Romain Vincelot e Capitan Nathan Clarke. L’irlandese si è accasato al Southend, Lisbie a Barnet come Shaun Batt, Vincelot è andato al Coventry mentre il Capitano ha scelto di avvicinarsi alla famiglia e si è accordato col Bradford. Ryan Hedges, terminato il prestito, è tornato allo Swansea, così come Jake Taylor al Reading e Luke O’Neill al Burnley; i terzini Gary Sawyer ed Elliot Omozusi sono approdati al Plymouth. Adam legzdins non si mai ambientato al Brisbane Road e non ha mai garantito le certezze che ad un portiere si chiedono e dunque la rescissione è stata consensuale, permettendogli così di accasarsi al Birmingham. Marvin Bartley prova l’esperienza scozzese e si è accordato con l’Hibernian mentre Chris Dagnall è volato in India per giocare la Premier con i Kerala Blasters. Altra defezione è quella di Darius Henderson che giocherà per lo Scunthorpe mentre Scott Cuthbert rimane in zona Londra firmando per il Luton Town. Ma non tutti quelli che hanno lasciato l’Orient hanno però trovato squadra. Infatti, Josh Wright, Andrea Dossena, Gianvito Plasmati e Shane Lowry sono attualmente svincolati, anche se quest’ultimo è in prova al Birmingham.

POSSIBILI SVILUPPI: Hendon ha dichiarato chiuso il mercato dell’Orient poiché e felice della squadra, ma Odubajo potrebbe riaprire i giochi. Tutti ricordiamo Moses Odubajo, ceduto al Brentford all’inizio della scorsa stagione per un milione di Hendonsterline e diventato subito protagonista in Championship. Ebbene, il ragazzo ha suscitato l’interesse di molte squadre di Championship e di Premier, ma è l’Hull City a muoversi. Pare che la società abbia offerto i 3,5 milioni dell’ammontare della clausola di rescissione e l’Orient è spettatore interessato dato che il contratto di cessione stipultato tra Orient e Brentford prevede che l’Orient incassi il 15% della futura cessione. Se questi soldi arrivassero, ci sarebbe il definitivo affondo per Jack Payne, capitano del Peterborough che sottotraccia Hendon sta trattando, e i rumors sono impazzati data la presenza di Payne stesso alla partita col Southend. Hendon ha giustificato la cosa spiegando che Essam è il padrino del figlio del giocatore, che a sua volta è molto amico di Moore. E’ chiaro che qualcosa c’è, al netto delle smentite e delle spiegazioni. Hendon non ha mai smentit, del resto, l’interesse per il ragazzo ma ha anche detto che sta monitorando un altro paio di giocatori. Payne sarebbe, di sicuro, un valore aggiunto, ma non è da escludere che alla fine possa tornare anche Wright che attualmente si allena da solo e aspetta la chiamata da un progetto serio ed ambizioso, caratteristiche che il nuovo corso di Becchetti ha. Alla rosa dell’Orient manca un quarto attaccante e quindi è lecito aspettarsi un’operazione in tal senso oltre a quella che porterà al Brisbane Road un altro centrocampista cosicché Hendon possa avere gli interpreti giusti per giocare anche col centrocampo a rombo.

La base sembra buona, la de-italianizzazione alla fine c’è stata e i valori della rosa sono assolutamente da promozione. Ora la parola passa al campo, giudice ultimo delle vicende calcistiche. Noi, in ogni caso, ci saremo. UP THE O’S !!!

-Ste-

L’Orient esce indenne dall’Alexandra Stadium

Davanti ai 4419 (di cui ben 571 O’s) dell’Alexandra Stadium di Crewe, città resa famosa dalla presenza sul suo territorio della sede della Bentley, va in scena quello che è, a tutti gli effetti, uno scontro salvezza. L’Orient si presenta forte di una differenza reti nettamente migliore (-3  per gli O’s, -33 per i padroni di casa) e sa che è vietato sbagliare per alimentare le proprie aspirazioni a mantenere la categoria. La partita è godibile anche se la tensione è palpabile e le due squadre finiscono per spartirsi la posta anche se, ai punti, l’Orient avrebbe meritato di fare bottino pieno. Con questo punto l’Orient sale al diciannovesimo posto scavalcando il Crewley che ha quarantasette punti come l’Orient e il Crewe ma -21 di differenza reti. Il turno è tutto sommato positivo per l’Orient, dato che le rivali non fanno meglio. Il Crewley perde con lo Scunthorpe che sale a cinquanta punti e si respira un po’, il Coventry batte il Colchester che resta penultimo con quarantaquattro puntiHendersonGoalVsCrewe mentre il Notts County pareggia con l’ormai spacciato Yeovil e resta terzultimo con quarantasei. Il Port Vale ottiene un buon punto con lo Swindon e sale a quarantanove e assolutamente non può dirsi salvo. La lotta sarà serratissima, ma Orient, Notts e Colchester, grazie al solito confusionario calendario della League One, hanno disputato una gara in meno. 
Dopo questo doveroso excursus sulla situazione di classifica, andiamo a vedere cosa cosa ci ha riservato il match.

LE FORMAZIONI: Steve Davis deve vincere e schiera il suo Crewe con un audace 4-3-3. Tra i pali va l’anglo-americano Rachubka, dietro da destra a sinistra giocano Turton, Davis (C), Tate e Leight. Il centrocampo è composta da Ness, centrocampista gallese con un passato all’Orient, Jones e Atkinson mentre davanti agiscono Colclough, Dalla Valle e Inman.
Liverani conferma il 4-4-2 col quale sembra aver raggiunto un equilibrio e manda in campo Cisak tra i pali, Lowry e Cuthbert terzini rispettivamente sinistro e destro con Capitan Clarke e Baudry a completare la linea; in mezzo dirige le operazioni Wright affiancato da Bartley mentre gli esterni sono affidati a MCanuff ed Hedges; davanti trova la conferma la coppia Henderson-Dagnall.

PRIMO TEMPO: La partita, nonostante la tensione, parte forte a al settimo Baudry è bravissimo a recuperare palla su Inman e lanciare Hedges che vola sulla destre, serve Henderson che conclude ma la palla finisce in calcio d’angolo. Sul ribaltamento di fronte e Colclough a testare Cisak dopo essersi accentrato dalla destra con un bel tiro. Al decimo minuto i padroni di casa trovano il vantaggio. Leigh si sovrappone sulla sinistra, Atkinson lo premia e l’esterno crossa basso trovando la deviazione di Della Valle che approfitta di uno scontro tra Baudry e Cisak per infilare in scivolata l’1-0. La rete del finlandese ex Inter, Liverppool e Fulham stordisce gli uomini di Liverani che però si riprendono in fretta e salgono in cattedra. Al dodici Henderson lavora molto bene il pallone sulla sinistra in seguito ad un break e crossa per Wright che controlla a calcia trovando la riposta di Rachubka. Passano tre minuti ed è McAnuff a mancare di poco il bersaglio grosso dopo un ottimo servizio di Cuthbert dalla destra. L’Orient fa la partita e gioca alto scoprendo, al ventitreesimo, il fianco alla ripartenza dei padroni di casa con Inman che da sinistra cerca non un cross al veleno Colclough ma Lowry copre benissimo e in qualche modo disimpegna. La folata del Crewe non spaventa l’Orient e alla mezz’ora arriva il pari. Bartley ed Hedges chiudono un triangolo lungo spettacoloso, Leigh va in tilt e manca completamente la copertura sull’esterno dello Swansea (ed ex Crewe) che mette dentro un cross teso a mezz’aria sul quale si avventa Henderson che con un piattone delizioso infila la sfera sotto la traversa imparabilmente per il JW17povero Rachubka. Al trentaduesimo si fa vivo il crewe con una palla pericolosa giocata in area da Jones ma sontuosamente disinnescata da Cuthbert e l’ultimo acuto del primo tempo arriva dieci minuti dopo ed è a marchio Orient; Lowry accompagna l’azione sulla sinistra, Wright lo pesca e l’esterno crossa per McAnuff che calcia splendidamente ma trova uno straordinario Rachubka che para in due tempi.

SECONDO TEMPO: La ripresa comincia con un cambio per il Crewe con Nolan che rimpiazza l’incolore Ness. Al quarantottesimo apre le danze l’Orient con una punizione calciata da Wright ed intercettata dalla barriera. La partita si spegne e non succede più nulla, ammonizione di Tate e sostituzione di Atkinson con Ikpeazu a parte, fino al minuto sessanta quando Wright fa scattare l’allarme rosso con una palla che taglia in due la linea difensiva e viene intercettata all’ultimo da Davis prima che Dagnall armasse il destro. Lo stesso centravanti di Liverpool è pericoloso con un gran destro nove minuti dopo sul quale Rachubka è reattivo e devia. Un minuto dopo McAnuff stende Inman e si fa ammonire e dopo altri tre è hedges a sfidare Rachubka andando a calciare da fuori area ma l’estremo difensore, migliore dei suoi di giornata, è insuperabile, come ha modo di constatare anche MCAnuff al settantottesimo quando si vede bloccare il suo pericoloso sinistro scoccato da dentro l’area. Liverani prova ad aumentare la spinta offensiva avvicendando Dossena con Lowry  al minuto settantotto e Plasmati con Hedges all’ottantacinquesimo ma non succede più nulla e, dopo quattro minuti di recupero, termina il match.

L’Orient, ancora una volta, ha dato ottime indicazioni dal punto di vista del gioco, ma non ha saputo capitalizzare le tante occasioni e questo alla lunga può essere un grosso limite. Domani è di nuovo campionato e arriva il Doncaster. Inutile dire che non c’è margine di errore e che i tre punti sarebbero di un’importanza capitale in vista delle ultime quattro partite da disputare tutte con squadre che occupano uno dei primi dieci posti. Senza voler essere troppo tragici ma piattamente realisti, vista la situazione di classifica e il poco tempo rimasto allo fine, il motto è, e deve essere: “O si vince, o si muore !”. UP THE O’S !!!

-Ste-

Top 10 Orient moments in 2014

Un altro anno, pieno di avvenimenti importanti, nel mondo e nelle vite di tanti, è passato, ed è quindi passato anche per il nostro amato Leyton Orient, passione che ci anima e ci accomuna e ci ha fatto, come sempre, gioire e disperare nel volgere di poche settimane, a volte anche di pochi giorni. Noi di Leyton Orient FC Italia vogliamo quindi cominciare questo nuovo anno con una nostra personalissima classifica dei migliori dieci momenti vissuti dall’Orient nell’anno appena conclusosi poiché chi non conosce o dimentica il proprio passato non può costruire un solido futuro.

10- Big Eldin is in da house !
Poche volte si è visto un giocatore, per di più arrivato in prestito, entrare così in fretta nelle grazie di una tifoseria, ma Eldin Jakupovic ci è riuscito. E’ arrivato a  Gennaio, è stato all’Orient un paio di settimane poi l’Hull lo ha richiamato per poi rimandarcelo (fortunatamente visti i disastri della premiata ditta Alwick&Jalal) da metà febbraio a fine marzo. Eldin, col suo carisma, la sua cifra tecnica e col suo ardore nell’affrontare le gare è diventato presto un idolo dei tifosi e un leader per la squadra. E’ stato un vero onore vedergli vestire la nostra maglia e onorarla come se con quella maglia addosso ci fosse nato.
9-TerMoonsynator
Per la prima volta dopo sedici anni un giocatore dell’Orient segna venti goal in una stagione e quel qualcuno è David Mooney, attaccante fenomenale che sa fare il finalizzatore e il rifinitore con la stessa incisività e che noi di adoriamo (e abbiamo avuto l’onore di incontrare e di farci autografare la maglietta a lui dedicata che abbiamo creato). Mooney, che avrebbe firmato a vita con l’Orient come ebbe modo di dire in occasione dell’ultimo rinnovo biennale che ha firmato, è stato un simbolo di un anno meraviglioso e il traguardo raggiunto dei venti goal stagionali lo ha giustamente consegnato alla storia del Club. Keep calm and trust in DM39.
8-The Manager of the Year
“He has no hair but we don’t care, Russell Slade, Russell Slade !!!”  è il coro che per più di quattro anni è risuonato al Brisbane Road per accogliere l’ingresso in campo di coach Slade o per omaggiarlo durante una delle ottime prestazioni della squadra. E’ stato, affettivamente, un duro colpo vederlo andare a Cardiff, ma il riconoscimento come Allenatore dell’Anno che gli è stato consegnato al termine della stagione scorsa è stato il giusto premio ad un lavoro lungo, passato per le forche caudine dell’errore e della disfatta ma che alla fine ha dato i suoi frutti che tutti abbiamo potuto ammirare nella grande stagione dell’Orient, nella qualità degli interpreti e del gioco oltre ad essere stato motivo di grande orgoglio per tutto l’ambiente O’s e per noi tifosi.
7-Port Vale away
Arriva a marzo la trasferta al Vale Park, stadio dove l’Orient non vince da ben cinquantasette anni, ma questa volta è tutto diverso e le reti di Cox e Clarke consegnano tre punti fondamentali in ottica promozione con l’Orient che rimane a meno due dai Wolves ed espugna, dopo oltre mezzo secolo, uno dei campi più ostici della categoria.
6-The Orientlona Mode
“Orientlona” è termine che, per fortuna, abbiamo potuto spendere molte molte volte per l’Orient grazie al bellissimo gioco che la squadra esprimeva, gioco fatto di molto possesso palla, tanti passaggi corti, le giuste verticalizzazioni per gli esterni e tanti tiri in porta. Probabilmente l’Orient ha espresso il calcio più bello della categoria, anche con avversari molto validi come il Brentford che, sebbene si impose uno a zero grazie a Trotta al Brisbane Road, fu assolutamente surclassato sul piano del gioco. Grande merito va a Slade che, con la pazienza e la competenza di un artigiano, ha limato e messo a punto giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, tutto il meccanismo sapendo anche scegliere gli ingranaggi giusti. Sancta sanctorum dell’Orientlona è sicuramente la grande azione corale che ha portato al goal di Cox nel cinque a uno contro il Gillingham.
5-Kevin “SuperK” Lisbie is back
Nell’ultima partita dell’anno solare arriva un graditissimo regalo di natale per i tifosi dell’Orient. Kevin Lisbie, bandiera dell’Orient per il quale gioca dal 2011, autore di quarantasette goal in centoventuno partite e che con la maglia dell’Orient ha segnato il suo centesimo goal in carriera e che ha segnato almeno un goal con tutte le squadre per le quali ha giocato, gioca la prima da titolare dopo più di quattro di calvario per quel maledetto infortunio e trova subito il goal che gli mancava dal sedici Agosto. E’ stata un’emozione fortissima per tutti e un momento davvero da brividi. Welcome back SuperK !
4- Deano’s number 50
Dean Cox ha ventisette anni, gioca per l’Orient dal 2010 ed è già una leggenda di questo Club. Oggi è certamente l’esterno più forte della categoria, ha, come è ovvio che sia, molti corteggiatori, ma nessuno all’Orient vorrebbe perderlo. Intanto, nell’ultima partita dell’anno, foriera di grandi emozioni, Cox ha segnato il cinquantesimo goal con la maglia dell’Orient ed è stato salutato come un eroe dai tifosi che lo hanno investito di affetto e complimenti anche su twitter e lo hanno già eletto a leggenda vivente, e giocante, di questa squadra.
3-Thank you Mr. President !
Un’altro momento topico lo abbiamo vissuto in estate col passaggio di proprietà da Barry Hearn a Francesco Becchetti. A Barry Hearn non può che andare il ringraziamento di tutti i tifosi dell’Orient che hanno salutato l’ uomo che nel 1995 comprò da Tony Wood un Club al collasso economico e sportivo che giaceva malsicuro in League Two e, in diciannove meravigliosi anni di presidenza, ne ha fatto un Club solido economicamente, protagonista nel sociale nella zona di Leyton e sportivamente competitivo, tanto che al termine della stagione 2005/2006 l’Orient venne promosso in League One, e con un’Accademia di cui andar fieri che oggi, oltre a fornire diversi giocatori alle selezioni nazionali giovanili inglesi, ha già prodotto un giocatore del calibro di Moses Odubajo, oggi protagonista in Championship con Brentford e destinato ad un sicuro futuro da giocatore di Premier, che ha fruttato alla società l’incasso più alto di sempre per una cessione (750 000 Sterline). Una nuova era è dunque iniziata per l’Orient, ma certo non potremo mai dimenticare quella che si è chiusa. Thank you Barry, Thank you Mr. President !
2-Giant-killing
Ovviamente il riferimento è alla vittoria del 27 Agosto 2014  quando al Villa Park il colpo di testa all’ottantottesimo di Vincelot elimina dalla Capital One Cup l’Aston Villa, squadra di Premier con una Coppa dei Campioni in bacheca regalando una notte straordinaria all’Orient che entra così nel club del giant-killer. Purtroppo la corsa in questa competizione è durata poco ma per una notte tutti gli O’s sono andati a dormire col cuore colmo di gioia e il giorno dopo hanno avuto qualcosa di davvero forte di cui vantarsi con i colleghi.
1- We’re going to Wembley !
Questa frase, urlata, cantata, cadenzata e intonata in mille cori è risuonata potente sul campo del Brisbane Road dopo che la vittoria per due a uno, seguita all’uno a uno dell’andata, nel ritorno della semifinale del Play Off ai danni del temibile Petesborough ha regalato all’Orient il sogno di giocarsi nel mitico stadio di Wembley la finale e con essa la possibilità di essere promossi in Championship. Purtroppo la fortuna non ci ha assisti nell’atto finale, ma quella notte la grande famiglia Orient, tutta radunata sul prato del Brisbane Road, chi fisicamente chi col cuore,  ha vissuto un sogno così grande da sembrare irreale, un sogno così forte da strappare lacrime di gioia a tutti; un sogno che ci ha fatto rendere conto di quanto potenziale abbiamo e di quanto è bello stare in questa grande famiglia.

Fateci sapere che ne pensate e, perché no, proponete la vostra di classifica ! Noi di Leyton Orient Italia auguriamo a tutti un fantastico 2015 e speriamo di poter scrivere una classifica ancor più bella e ricca di traguardi il prossimo anno ! UP THE O’S !

L’Orient non si conferma ! Sconfitta col Bradford e crisi che continua

Al Valley Parade di Bradford, agli ordini di Darren Handley, Bradford e Leyton Orient si incontrano con obbiettivi molto diversi: i “Bantams” vogliono i tre punti per rimanere in scia alle squadre in lizza per un posto al sole nel Play Off, gli O’s invece cercano i tre punti per dare seguito alla vittoria di settimana scorsa e prendere il largo rispetto ai bassifondi della classifica.

LE FORMAZIONI: Coach Milanese schiera un 4-4-2. Legzdins Tra i pali, Omozusi a destra,  Cuthbert e Nathan Clarke centrali con Andrea Dossena a sinistra. Pritchard esterno di destra, in cabina di regia Wright e Price, a sinistra Dean Cox. In avanti la coppia formata da Gianvito Plasmati e Chris Dagnall.
Il Bradford risponde con un modulo speculare e Phil Parkinson sceglie Pickford; Darby (C), McArdle, Davies, Meredith; Halliday, Liddle, Knott, Yeates; Clarke e Stead. Continua a leggere